Il Coordinamento donne Acli di Macerata, su invito di Chiara Volpato, coordinatrice nazionale, ha partecipato il 13 maggio a Roma, all’udienza papale concessa all’UMOFC (Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche).
Nata agli inizi del 1900 oggi rappresenta quasi 100 organizzazioni femminili cattoliche in tutto il mondo e le principali attività in cui opera sono: promuovere la formazione delle donne perché possano affrontare le sfide contemporanee; promuovere la consapevolezza e il rispetto della diversità culturali; promuovere e coordinare le attività delle organizzazioni membri a livello internazionale; fare rete con altre organizzazioni internazionali e comunità di fede per il rispetto dei diritti umani e in particolare delle donne; favorire il dialogo ecumenico e interreligioso.
Nel 2021 all’interno di questa associazione è nato “World Women’s bservatory” (Osservatorio mondiale delle donne) per dare visibilità alle donne, soprattutto a quelle “invisibili”, al fine di ispirare e generare cambiamenti che favoriscono il loro sviluppo integrale. E’ stato generato così il progetto #InvisibleNoMore che ha lo scopo di dare voce a donne che rimangono in silenzio contro le violenze e le discriminazioni, un progetto che può coinvolgere tutti diventando ambasciatori delle donne invisibili. Le finalità di queste associazioni non possono non coinvolgere il Coordinamento donne Acli che da anni opera per i diritti delle donne, per ogni tipo di violenza che subiscono, per la disuguaglianza di genere che ancora oggi regna nella società mondiale.
A Roma, in occasione dell’udienza, l’UMOFC ha inaugurato in piazza San Pietro, la mostra fotografica “Women’s Cry” (Il grido delle donne) 26 fotografie scattate da 8 fotografi che hanno ritratto donne di diversi continenti. Di questa mostra fotografica, ispirata dalle frasi contenute nell’enciclica Fratelli tutti, si è parlato nell’udienza svoltasi nell’aula Paolo VI, insieme ai membri rappresentanti delle varie associazioni, alle testimonianze, al racconto dei progetti compiuti in tutto il mondo, alla visione di filmati realizzati. Il Papa nel suo discorso ha ringraziato e dato il benvenuto ai 1800 presenti, 90% solo donne, ricordando i principi della fondazione dell’associazione, principi fondati sull’ascolto delle sofferenze, delle ingiustizie, dell’abbandono, della discriminazione, della povertà dell’umanità tutta. Nelle famiglie e nella società ci devono essere valori di solidarietà, si deve avere la capacità di relazionarsi e donare e dice: “quello che c’è nel cuore deve esserci nella testa e nella mano” e afferma che la donna ha la giusta sensibilità che mette al servizio dell’umanità. Concludendo ha ricordato l’importanza della preghiera che deve accompagnare tutti, in particolare tutti i membri di queste associazioni che realizzano progetti umanitari.
All’udienza che si è svolta nella mattinata di sabato nell’aula Paolo VI è seguita una messa di ringraziamento il pomeriggio nella Basilica di San Pietro e la domenica molte di queste associazioni si sono riunite in assemblea generale ad Assisi.
E’ stata un esperienza molto emozionate, la partecipazione di tutte queste donne da tanti paesi del mondo, numerosissimi gruppi di vari stati dell’Africa con donne vestite con abiti e turbanti coloratissimi (in alcune stoffe vi era stampata la figura della Madonna), la gioia della preghiera unitaria in lingue diverse, l’ascolto delle testimonianze, ma soprattutto la condivisione tra tutte degli stessi principi danno un grande valore e supporto all’umanità.

Antonella Melatini
Responsabile Coordinamento Donne Macerata